Un polo riformista e civico: tassello importante per il governo delle città
- Francesco M. Giacopetti
- 17 ott
- Tempo di lettura: 2 min

Le ultime elezioni hanno confermato ciò che molti di noi sostengono da tempo: la necessità di una componente civica e riformista che dia spazio e voce a tanti non rappresentati dai partiti tradizionali. Ovunque si siano costruite sui territori alleanze inclusive, capaci di tenere insieme sensibilità politiche e spinte civiche, e di proporre progetti credibili attorno a programmi condivisi, i cittadini hanno risposto con fiducia.
Il riformismo, quando si intreccia con la partecipazione civica, diventa una forza concreta e non un mero cartello elettorale. È la spinta che unisce innovazione e giustizia sociale, competenza e ascolto, pragmatismo e visione. Una casa solida dove il dialogo tra culture diverse si traduce in azione e responsabilità.
L’esperienza che abbiamo portato avanti con Pensa Perugia alle scorse elezioni comunali – con un risultato vicino al 6% – ha dimostrato che un progetto civico-riformista serio, radicato e credibile ha contribuito in modo determinante alla vittoria complessiva della coalizione ma soprattutto ha dato un contributo fondamentale nella vita amministrativa della città con approccio pragmatico e sul merito delle questioni che di volta in volta devono essere affrontate. Un modello che, con caratteristiche analoghe, abbiamo visto confermarsi anche nei mesi scorsi a Genova, dove l’ampiezza e la qualità della proposta civico-progressista hanno fatto la differenza in città.
È importante oggi che esista, un’area riformista, europeista, civica e liberal-democratica capace anche di svolgere una funzione attrattiva verso quell’elettorato cittadino non consolidato, non facilmente attivabile se non sulle questioni più concrete. Un’area che non si riconosce negli estremismi, ma che può ritrovare nel riformismo civico un approdo credibile e moderno, fondato su visione, competenza, concretezza e responsabilità.
Oggi nella città serve più che mai uno spazio politico e culturale che stia nel cuore dei problemi, vicino alle persone e lontano dai soli steccati ideologici. Un civismo riformista che non si limita a mediare, ma che costruisce, che propone, che tiene insieme.
Da qui intendiamo continuare a lavorare consolidando il progetto politico amministrativo risultato vincente nelle scorse amministrative, avendo sempre a cuore il bene della città di Perugia e dei suoi cittadini.


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