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Lorenzo Mazzanti, Pensa Perugia: “Imbarazzante è il centrodestra che specula sul nodo di Perugia, sapendo che il finanziamento spetta al Governo nazionale.”

  • Andrea
  • 16 ott
  • Tempo di lettura: 2 min

E’ incredibile assistere all’ennesima provocazione del centro-destra sul tema del Nodo, che rasenta il ridicolo, dopo anni di governo regionale e comunale.

Essere obiettivi, oggi, è un dovere. Perché nella vicenda del Nodo di Perugia — e del suo eterno fantasma, il cosiddetto Nodino — la verità è una soltanto: il centrodestra ha una responsabilità precisa e pesante. Non quella di oggi, ma quella di ieri, quando ha cancellato l’unica vera posta di bilancio statale mai stanziata per l’opera.

Parliamo dei 410 milioni di euro previsti nel DEF 2023 del Governo Draghi, firmato dall’allora ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini. Una cifra concreta, scritta nero su bianco in un documento economico-finanziario ufficiale dello Stato.


Di quei fondi, oggi,non resta che una briciola: appena8,5 milioni, destinati unicamente all’aggiornamento del progetto definitivodel trattoMadonna del Piano–Pievaiola, basato sulvecchio preliminare del 2006, ora affidato alla societàSintagma.

Tutto il resto — il vero finanziamento per la realizzazione dell’opera — è stato spazzato via.


Cancellato.


Scomparso dal radar delle priorità nazionali per scelta politica.

E allora, oggi, quando esponenti del centrodestra si indignano per il mancato finanziamento del Nodo, o quando provano a scaricare la colpa su altri, serve avere il coraggio di dire la verità: Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha azzerato le risorse destinate all’Umbria.

Quindi, al caro Consigliere Arcudi dico: dove stava negli ultimi 20 anni quando c’era a possibilità di finanziare l’opera? Dove stava quando il Sindaco Romizi prendeva le distanze dal progetto del nodino in una commissione comunale pubblica? Perché non ha fatto valere le proprie posizioni al governo regionale e nazionale? Il senso etico, da lei evocato, lo abbiamo eccome.

Azione, componente rilevante della coalizione, ha presentato un’interrogazione in Parlamento, tramite il Deputato Matteo Richetti, proprio per avere delucidazioni sullo stato del finanziamento dell’opera.

Il centrodestra, che ha un sottosegretario di governo e tanti parlamentari di maggioranza, cosa sta facendo per rendere quest’opera realtà? Nulla.

Ma alle favole del centrodestra siamo abituati e non ci sorprende. Continueremo a lavorare con la schiena dritta cercando di fare gli interessi di Perugia con responsabilità, senza prendere in giro i cittadini.

Abbiamo presentato un ordine del giorno per chiedere che il Comune si faccia parte attiva verso Anas, affinché i lavori in corso e programmati sul raccordo Perugia–Bettolle vengano gestiti con la massima attenzione, limitando disagi e garantendo sicurezza”.

“Gli interventi sulle gallerie Madonna Alta e Prepo, pur necessari, stanno creando forti ripercussioni sulla mobilità cittadina. È fondamentale che Anas assicuri una programmazione chiara, lavori preferibilmente in orario notturno e informi tempestivamente i cittadini. Allo stesso tempo abbiamo chiesto che venga potenziata la sicurezza della Strada Statale 728, dove persistono criticità legate a curve pericolose e scarsa illuminazione, in particolare nel tratto Colle Umberto–San Giovanni del Pantano.”

“Serve una collaborazione reale tra Comune, Regione e Anas per gestire al meglio i cantieri e garantire viabilità, sicurezza e qualità della vita ai cittadini perugini.”

 

 
 
 

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